Chi sono e " La mia storia dal 1959 "

Dietro ad un manufatto prezioso possono esserci innumerevoli variabili interpretative.

Rappresenta il suggello di un patto, fissa il ricordo di un evento importante, esprime un sentimento, racchiude una presenza, traccia una continuità, trasmettendosi nelle eredità delle famiglie come valore intrinseco e spirituale.

Che rappresentino icone di religiosità o simbologie di natura diversa, spesso finiscono per avere un valore di protezione quasi magica della persona.

Testimoniano anche uno status, la condizione economica, lo stato sociale di chi l’indossa.

Non c’è però donna, per quanto povera, che non abbia avuto occasione di ricevere in dono un gioiello.

Spesso, per una donna, quella “gioia” rappresenta un paragrafo del romanzo della sua vita.

Appartengono prevalentemente all’universo femminile gli ori, ma sono forgiati prevalentemente da mani maschili che per la loro simbologia spaziano dalla religiosità, alla natura, agli astri, ai segni espressivi dell’immaginario collettivo.

Renato Dallavalle chino sulle macchine dell’orafo, è l’uomo dei gioielli da oltre mezzo secolo, per ripararli o per crearne su richiesta del cliente, originali, unici, personalizzati. 

Basta anche solo un disegno”

Nel negozio c’è una vastissima gamma di prodotti ma, prezioso tra i gioielli, è l’artigiano orafo che brilla più di tutto.

“Sono più di 50 anni che lavoro con l’oro. Cominciai nel 1959 a Milano, lavorando di mattina e frequentando di sera la scuola di formazione per orafi artigiani”.

Renato aprì la sua oreficeria a Fiorenzuola d’Arda nel 1966 con già alle spalle 7 anni di esperienza e gli attestati della Società Umanitaria fondazione PM Loria di Milano che ancora fanno bella mostra di se sulle pareti della sua stanza di lavoro.

Una dote iniziale considerevole che è cresciuta progressivamente negli anni.

“Il periodo migliore per l’artigianato orafo – ci dice Renato Dallavalle – è stato quello degli anni 70 e 80 quando il progressivo aumento del valore dell’oro spingeva all’acquisto dei gioielli anche come investimento ed erano preferiti manufatti pesanti. Poi con gli anni 90 è stato proprio il costo considerevole della materia prima a determinare un progressivo allontanamento della clientela dall’oro a vantaggio dell’acciaio”

Soprattutto i più giovani si orientano maggiormente verso creazioni di acciaio.

“Con un gioiello d’oro, nel tempo, si conserva un valore economico anche per una permuta. Il gioiello d’acciaio non rende nulla”

Un artigiano orafo riparatore e creatore non può nascondere un lieve disappunto per questo andamento dei gusti della clientela, sebbene l’oreficeria Dallavalle sia ben fornita anche di questo genere di prodotti, interessanti come articoli di tendenza, legati ai marchi, graditi per la fascinazione dei modelli emulativi che evocano.

“Un gioiello in oro, magari con un diamante piccolo, è sempre un dono autentico e non è detto che bisogna impiegare cifre mirabolanti per un acquisto che, è bene ricordarlo, rimane un investimento”

E se con un dono qualcuno vuole scrivere una pagina nel diario della donna che ama, verghi il foglio a lettere d’oro……

 

"La mia storia" intervista del 2012 realizzata dal Direttore de Gazzetta di Piacenza Pino de Rosa.

Galleria foto: Sede show-room

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